Venti anni di scuola all’Umberto I di Nocera Inferiore. La sezione ospedaliera “Trotula de’ Ruggiero” del I istituto comprensivo “Angelo e Francesco Solimena” celebra l’importante anniversario con un convegno nella sala convegni ospedaliera “Pietro Colella”. L’appuntamento è per domani, martedì 18 giugno, alle ore 10.30.
La cerimonia sarà aperta dai saluti del sindaco di Nocera Inferiore, Paolo De Maio, della direttrice sanitaria del Dea Nocera-Pagani-Scafati, Rosalba Santarpia, e del direttore amministrativo, Gaetano Memoli.
La mattinata prevede gli interventi di: Anna Cristiana Pentone, dirigente scolastica del I istituto comprensivo “Angelo e Francesco Solimena”; Rosanna Di Concilio, primario del reparto di Pediatria e Oncoematologia pediatrica; Ada De Crescenzo e Aurora Giulia Fasano, docenti scuola in ospedale.
La mattinata sarà animata dalle esibizioni dei gruppi Solimena Choir e Solimena Orchestral.
La sezione ospedaliera
La scuola per i bambini ricoverati in Pediatria fu una felice intuizione della direzione generale dell’ex Asl Salerno 1.
La sezione fa capo alla direzione didattica 17° Circolo “Andrea Angiulli” di Napoli ed è una componente distaccata dell’IC “Angelo e Francesco Solimena” di Nocera Inferiore.
«Da 20 anni è un fiore all’occhiello della nostra offerta didattica – l’ha definita la dirigente scolastica, Anna Cristiana Pentone, in una intervista pubblicata su Insieme di dicembre 2023 –, al quale nel 2022 abbiamo deciso di dare un’intitolazione che potesse essere da ispirazione per i giovani studenti. La scelta è caduta su Trotula de’ Ruggiero, medico e scienziata, figura di spicco della Scuola medica salernitana nella seconda metà dell’XI secolo».
Un’organizzazione complessa e parallela a quella della scuola ordinamentale che riesce a garantire la continuità didattica ed educativa ai bambini e ai ragazzi ricoverati in ospedale per lunghi o brevi periodi, attraverso il protocollo per l’attuazione del servizio che si rinnova ogni 3 anni.
«La nostra è una missione nella missione – rimarcava Pentone –, che cerca di assicurare un’isola di normalità a questi bambini e garantire la continuità scolastica, ma che presenta varie tipicità e anomalie. Ad esempio, in termini di organico, gli alunni ospedalizzati non vengono conteggiati come appartenenti al nostro istituto, ma a quello di provenienza e in fase di ridimensionamento scolastico sono dati che non vengono presi in considerazione, malgrado, quest’anno, la nostra sezione scolastica abbia avuto un’utenza, purtroppo, di circa 120/130 bambini provenienti da tutta la Campania».
La sezione garantisce un normale orario scolastico dalle ore 9.00 alle ore 13.00, con due cattedre di Scuola Secondaria di I grado, in italiano e matematica, entrambe con 18 ore settimanali, e prende in carico alunni dai 3 ai 18 anni.
La turnazione delle lezioni, com’è facile intuire, viene organizzata in base alle terapie mediche dei piccoli pazienti.
A coordinare la sezione ospedaliera nocerina è la professoressa Ada De Crescenzo, affiancata dalla collega Aurora Giulia Fasano: «L’ambiente ospedaliero è sicuramente destabilizzante per i bambini – raccontavano –. Nel primo approccio, da una parte c’è la paura dei medici, dall’altra la piacevole sorpresa di scoprire che anche in ospedale si può giocare e si può studiare, facendo sentire meno lontana quella che era la loro quotidianità».
I numeri
La scuola in ospedale in Italia nasce intorno agli anni ’50.
In alcuni reparti pediatrici furono aperte delle sezioni per fornire un sostegno didattico ai piccoli pazienti ed evitare le difficoltà tipiche del rientro nella classe di provenienza al termine del ricovero.
Sul territorio nazionale sono presenti 257 sezioni ospedaliere che vedono coinvolti 955 docenti; 23 le sezioni campane.
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