Sulla stessa barca. Lisbona 2023, un anno dopo

Il 31 luglio di un anno fa iniziava l’avventura dei giovani della Diocesi per la GMG di Lisbona. Un anno dopo cosa è cambiato? Il punto.
Il gruppo di giovani della nostra diocesi insieme ai giovani della diocesi di Teggiano-Policastro alla GMG di Lisbona

Sulla stessa nave. Un anno fa, esattamente in quest’ora in cui scrivo, circa mille giovani provenienti da diverse diocesi campane erano sulla stessa nave. Direzione Lisbona. O meglio, direzione Barcellona, poi in pullman verso la capitale portoghese. Fra quei mille c’ero anch’io, insieme ad un’ottantina di pellegrini della diocesi di Nocera Inferiore-Sarno.

I nostri zaini e i nostri bagagli erano pieni di aspettative, attese, desideri. Viaggiavamo verso un incontro. Non un incontro qualsiasi, ma un incontro speciale. Sì, perché fin da prima della partenza sapevamo che quell’incontro avrebbe lasciato un segno nelle nostre vite.

«Non andate a Lisbona per una gita, per un incontro personale o perché avete deciso di trascorrere un po’ di ferie – ci aveva ricordato il vescovo Giuseppe incontrandoci in Cattedrale pochi giorni prima della partenza -. C’è un mandato ecclesiale: voi andate a nome della Chiesa. Si va per evangelizzare, per raggiungere i confini della Terra, che poi cominciano dai confini accanto a me».

31 luglio 2023 – 31 luglio 2024

31 luglio 2023 – 31 luglio 2024. Un anno dopo. Un anno dopo, lucidamente, a freddo (anche se molte emozioni sono ancora calde), possiamo affermare che le nostre aspettative non sono state deluse. Una GMG non delude mai, dice qualcuno.

Alcune scene, alcune immagini, alcune parole in particolare restano impresse. Difficile dimenticarle. A partire da quel «todos, todos, todos» pronunciato da papa Francesco e fatto ripetere poi agli 800mila presenti nel Parque Eduardo VII per la cerimonia d’accoglienza, per ricordare che «nella Chiesa c’è posto per tutti». Para todos.

Un discorso che in qualche modo ha fatto storia e ha fatto scuola, venendo ripreso in molti contesti ecclesiali e non solo. Come, ad esempio, alcuni giorni fa nell’ambito del Giffoni Film Festival, quando il cardinale Matteo Maria Zuppi, presidente della CEI, incalzato dai ragazzi della sezione Impact! circa l’accoglienza da parte della Chiesa delle persone queer ha risposto proprio richiamando il «todos, todos, todos» di Lisbona.

O le parole pronunciate da Francesco nella veglia al Campo da Graça: «La alegría es misionera! La gioia è missionaria!». Per ridire ancora una volta la necessità di portare agli altri la gioia dell’esperienza vissuta, ricordando che «non si tratta di portare una gioia passeggera, una gioia del momento; si tratta di portare una gioia che crea radici».

La veglia

«L’unica occasione, l’unico momento in cui è lecito guardare una persona dall’alto in basso è per aiutarla a rialzarsi», aveva detto ancora il pontefice nella spianata del Parque Tejo. Un concetto ribadito dal papa argentino anche in altre occasioni, con parole semplici che restano nel cuore.

Parole seguite poi dal silenzio di oltre un milione e mezzo di giovani in adorazione davanti a Gesù Eucaristia. Un silenzio carico di stupore, gravido di domande e più eloquente di mille discorsi.

E ancora i tre verbi consegnati da Francesco nella S. Messa conclusiva della domenica mattina: «Resplandecer, escuchar y no tener miedo. Brillare, ascoltare e non temere».

E poi ci sono i momenti vissuti per le strade di Lisbona, l’accoglienza nelle famiglie di Mafra, l’entusiasmante festa degli italiani al Passeio marítimo de Algés con gli oltre 60mila connazionali presenti alla Giornata Mondiale della Gioventù, l’intensa Via Crucis del venerdì, e ovviamente il viaggio di ritorno in nave insieme ai giovani campani.

Un anno dopo

Un anno dopo, non si può vivere soltanto di ricordi. Non si può soltanto guardare con nostalgia all’esperienza vissuta in Portogallo.

Molti giovani stanno vivendo le esperienze dei campi estivi, degli oratori e dei Grest nelle parrocchie della nostra Diocesi. Poi sono attesi dal pellegrinaggio diocesano al Santuario di Materdomini nella notte tra il 13 e il 14 agosto prossimi. A settembre ci sarà anche l’appuntamento con la festa diocesana dei giovani, per la quale fervono i preparativi da parte dell’équipe di pastorale giovanile guidata da don Giuseppe Pironti e don Domenico Petti.

E settembre sarà – per così dire – un mese giovane per la nostra Diocesi. Venerdì 27, nella Concattedrale di Sarno, tre giovani, Salvatore Capriglione, Claudio Scisciola ed Emanuele Ruggiero, saranno ordinati diaconi. Venerdì 13 settembre altri tre giovani saranno istituiti lettori (Andrea Cardinali, Luca Corradino e Orazio De Vivo), insieme a quattro laici in cammino verso il diaconato permanente.

Giubileo 2025 e GMG 2027

Intanto, gli occhi dei giovani di tutto il mondo sono rivolti al Giubileo del prossimo anno. L’appuntamento a Roma per loro sarà dal 28 luglio al 3 agosto 2025. E poi, chissà, arrivederci in Corea? Sì, perché la prossima GMG si svolgerà proprio nel Paese dell’Estremo Oriente nel 2027. Non sarà facile prendere parte all’edizione asiatica, senza dubbio le distanze un po’ penalizzano i giovani italiani ed europei, occorrerà un’organizzazione più complessa e dispendiosa, ma di sicuro non mancheranno i volenterosi pronti a mettersi in viaggio per la penisola coreana.

Lisbona, 06.08.2023. Giornata Mondiale della Gioventù. “GMG Lisbona 2023”. La messa di chiusura della GMG presieduta da Papa Francesco al parco Tejo.

Insomma, un anno dopo, giovani in cammino, giovani per le strade del mondo e della nostra Diocesi. Se in qualche misura potrebbe sembrare che nulla è cambiato rispetto ad un anno fa, in realtà non è così. Tutto è cambiato, potremmo dire.

Sì, tutto è cambiato, innanzitutto nel cuore di chi un anno fa era in viaggio verso Lisbona ed ora si trova a camminare con una consapevolezza in più. Quale? Quella di avere una Chiesa, che è madre ed è comunità, al proprio fianco e aperta para todos, ma soprattutto di avere al proprio fianco Lui, il Signore Gesù, «Lui che vi conosce, conosce il cuore di ognuno di voi, conosce la vita di ognuno di voi, conosce le gioie, conosce le tristezze, i successi e i fallimenti, conosce il vostro cuore. E oggi Lui dice a voi, qui, a Lisbona, in questa Giornata Mondiale della Gioventù: “Non temete, non temete, coraggio, non abbiate paura!”» (Papa Francesco, omelia della S. Messa conclusiva della GMG di Lisbona, 6 agosto 2023).

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