Regione Campania e CEC: insieme per gli ultimi. Firmato un protocollo d’intesa

La Regione Campania ha stanziato per l’iniziativa 5 milioni di euro
Mons. Antonio Di Donna e il presidente Vincenzo De Luca firmato il protocollo d’intesa – foto CEC

Regione Campania e Conferenza episcopale campana hanno firmato un protocollo d’intesa per introdurre una serie di azioni sul fronte sociale e formativo.

Un patto triennale sottoscritto ieri, presso la sede della Regione a Napoli, dal presidente della CEC, mons. Antonio Di Donna, e dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca.

Sul tavolo una serie di interventi che dovranno essere concretizzati attraverso il coinvolgimento delle Diocesi presenti in Campania.

Interlocutori privilegiati saranno le Caritas, presenti nelle 23 diocesi e nelle parrocchie, e gli oratori di cui se ne contano 600 su tutto il territorio regionale.

La Regione Campania ha stanziato per l’iniziativa 5 milioni di euro.

Gli obiettivi del protocollo

Il piano prevede di introdurre «azioni volte a contrastare la povertà nelle sue varie forme, anche attraverso programmi ed interventi gestiti dalla Caritas, e sostegno all’inclusione in favore di minori a rischio, ragazzi in difficoltà familiare, immigrati, carcerati ed ex carcerati, Rom e minoranze, servizi dormitorio e mensa destinati alle persone che versano in grave situazione di emarginazione sociale».

Il primo punto di intervento rimarca quello che in sostanza già fanno, con enormi sacrifici e il coinvolgimento di un’ampia rete di volontari, le parrocchie e le diocesi operanti sul territorio campano. spesso queste comunità, in particolare le sedi Caritas, sono l’ultima frontiera per chi versa in condizioni di disagio. Una disperazione non solo materiale, ma spesso psicologica e sociale.

Il secondo focus è riservato ai giovani. Il protocollo siglato tra Regione Campania e CEC si impegna a «valorizzare i giovani e i ragazzi, in particolare attraverso gli Oratori; organizzazione di attività parascolastiche per minori e giovani, anche di tipo culturale e ricreativo, per educare al senso di comunità e al rispetto dell’altro, attraverso gli Oratori e strutture analoghe».

Sono i servizi educativi, dunque, che meriteranno l’attenzione della Regione per «la crescita, l’inclusione dei giovani e la loro formazione anche attraverso il sostegno finanziario, da parte della Regione Campania».

Tema a cui è collegato il contrasto alla dispersione scolastica, da combattere attraverso il sostegno di «azioni volte al potenziamento del valore della famiglia e dell’assistenza scolastica».

Tra gli obiettivi di intervento c’è anche la questione zone interne: «Fronteggiare il fenomeno dello spopolamento mediante il recupero e la salvaguardia delle tradizioni civili e religiose.

Infine, le «tematiche ambientali, al fine di favorire la responsabilità nei confronti dell’ambiente».

Il comitato tecnico

Al protocollo, affinché venga concretizzato, lavorerà un comitato tecnico composto da sei delegati indicati al 50% da Regione Campania e Conferenza episcopale campana.

La Regione Campania «si impegna, nel rispetto delle prerogative che rientrano nella propria sfera di competenza, a promuovere e supportare le iniziative negli ambiti d’azione individuati. Afferiscono alle funzioni della Regione Campania l’indirizzo, il coordinamento e il monitoraggio sugli esiti delle iniziative concertate con la Conferenza episcopale campana».

La Conferenza episcopale campana «si impegna a contribuire alla condivisione degli obiettivi contenuti nelle iniziative introdotte e alla relativa attuazione».

Mons. Antonio Di Donna, presidente della Conferenza episcopale campana, ha affermato nel suo saluto: «La Chiesa non chiede privilegi ma chiede, appunto, che si riconosca la valenza sociale dei servizi che essa offre nel contrasto alle povertà. In fondo, le politiche sociali delle amministrazioni, le Caritas e gli oratori servono le stesse persone, anche se con motivazioni e metodi diversi».

I presenti alla firma – foto CEC

Le dichiarazioni

Il Vescovo di Acerra ha lanciato un messaggio anche agli amministratori comunali, auspicando la «riduzione delle tasse (ad es. la TARI) sui locali adibiti esclusivamente ad attività caritative ed educative».

«Si tratta di un’iniziativa molto importante, di cui siamo molto orgogliosi. Riteniamo la Chiesa un attore sociale fondamentale con cui vogliamo riallacciare un legame forte a partire dalla fondamentale questione del futuro dei nostri giovani», il commento del presidente della Regione, Vincenzo De Luca.

Presenti alla firma, oltre mons. Antonio Di Donna e il presidente Vincenzo De Luca, anche: mons. Antonio De Luca, vescovo di Teggiano-Policastro e delegato CEC per il Servizio della Carità; mons. Carlo Villano, vescovo di Pozzuoli e Ischia, delegato CEC per la Pastorale Giovanile; Lucia Fortini, assessore alla Scuola, alle Politiche Sociali e alle Politiche Giovanili della Regione Campania

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