Medio Oriente: la situazione sembra precipitare ora dopo ora. Per papa Francesco bisogna intensificare la preghiera. I fronti di guerra, infatti, si allargano a dismisura. Ucraina, Medio Oriente, ma anche tanti paesi africani: la terza guerra mondiale a pezzi.
È per questo motivo che questa mattina ha invitato tutta la Chiesa a pregare per la pace. Si è conclusa con questo doppio annuncio a sorpresa l’omelia della Messa presieduta in San Pietro in occasione dell’apertura della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema: “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione”.
Al termine, il Santo Padre ha esortato i 368 partecipanti alla sessione conclusiva del Sinodo a «volgere lo sguardo al mondo». «Ce n’è bisogno – ha spiegato – mentre fuochi di guerra continuano a sconvolgere popoli e nazioni».
Domenica prossima, 6 ottobre, ha annunciato che si recherà nella basilica di Santa Maria Maggiore «per pregare il Rosario e per rivolgere alla Vergine un’accorata supplica. Chiedo anche a voi di unirvi a me in quella occasione». Il giorno dopo, 7 ottobre, l’invito «a vivere una giornata di preghiera e digiuno per la pace nel mondo».
La presidenza della Cei ha raccolto l’invito del Pontefice e ha invitato le comunità ad unirsi alla preghiera del Rosario di domenica 6 ottobre e a vivere la giornata di preghiera e di digiuno del 7 ottobre. Una pace per il Medio Oriente e il mondo intero.
«Ogni giorno aumentano i pezzi di questa guerra mondiale che si abbatte su diversi popoli e numerosi luoghi, spesso dimenticati. Non dobbiamo stancarci di chiedere che tacciano le armi, di pregare perché l’odio faccia spazio all’amore, la discordia all’unione. È tempo di fermare la follia della guerra: ognuno è chiamato a fare la propria parte, ognuno sia artigiano di pace», ha affermato il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei.
L’Ufficio Liturgico Nazionale sta predisponendo dei testi per l’animazione dei due momenti, che saranno resi disponibili sul sito www.chiesacattolica.it.
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