L’ultimo saluto al cardinale Renato Raffaele Martino si terrà mercoledì 30 ottobre, alle ore 15.00, all’Altare della Cattedra della Basilica di San Pietro in Vaticano.
Il porporato originario di Salerno si è spento questa mattina, a Roma, all’età di 91 anni, dopo un lungo periodo di malattia.
Nato a Salerno il 23 novembre 1932, era stato ordinato sacerdote il 20 giugno 1957 e ha conseguito la Laurea in Diritto Canonico. Giovanni Paolo II lo ha creato cardinale nel Concistoro del 21 ottobre 2003.
Il cardinale Martino, protodiacono di San Francesco di Paola ai Monti, era presidente emerito del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e presidente emerito del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.
Le esequie alla presenza di papa Francesco
Le esequie saranno celebrate dal cardinale Giovanni Battista Re, decano del collegio cardinalizio, insieme agli altri cardinali, arcivescovi e vescovi presenti a Roma.
Al termine della Celebrazione Eucaristica, il Santo Padre Francesco presiederà il rito dell’Ultima Commendatio e della Valedictio.
Gli anni al servizio della Santa Sede
Il cardinale Renato Raffaele Martino è entrato nella diplomazia vaticana nel 1962 ed ha lavorato nelle Nunziature di Nicaragua, Filippine, Libano, Canada e Brasile.
Tra il 1970 e il 1975 è stato responsabile della Sezione per le Organizzazioni internazionali della Segreteria di Stato.
Nel 1986 ha ricevuto l’incarico di osservatore permanente della Santa Sede alle Nazioni Unite di New York. In questa veste ha partecipato attivamente alle maggiori Conferenze internazionali promosse dall’Onu.
Dopo 16 anni passati alle Nazioni Unite a New York, Giovanni Paolo II il 1° ottobre 2002 lo ha chiamato a guidare il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.
È succeduto in questo incarico al cardinale francese Roger Etchegaray e al porporato vietnamita François-Xavier Nguyên Van Thuân.
«Già all’inizio del mandato, Martino ha rivolto il suo interesse alla difficile situazione in Venezuela e al grave conflitto civile in Costa d’Avorio. Soprattutto non ha fatto mancare la sua voce sulla tragica situazione in Medio Oriente», si legge sul sito di Vatican Media.
Il 25 ottobre 2004, il Dicastero da lui guidato ha pubblicato il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa.
«Per la sua costante attività in favore delle pacifiche e proficue relazioni tra i popoli, della promozione umana e della cultura, al cardinale sono state conferite numerose lauree honoris causa ed onorificenze», ricorda il portale di notizie vaticane.
Con la morte del cardinale Martino, il collegio cardinalizio risulta costituito da 233 cardinali, di cui 121 elettori e 112 non elettori.
Il cordoglio della Chiesa salernitana
L’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Andrea Bellandi e tutta la Chiesa salernitana, «unendosi al cordoglio dei familiari del Cardinale, tributano l’omaggio più solenne a questo loro illustre figlio, ritornato oggi alla Casa del Padre e invitano tutti ad elevare preghiere di suffragio per la sua anima benedetta».
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