Centodieci Agorà è il progetto ANSPI finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, nato dalle esigenze dei giovani emerse dopo il Covid-19.
A distanza di qualche anno dall’inizio della pandemia, pur trovandoci in una fase di “convivenza pacifica” con il virus, risultano evidenti i suoi effetti drammatici, soprattutto sui soggetti fragili e a rischio: minori, giovani e anziani, ma anche sugli enti no-profit, che hanno dovuto affrontare i cambiamenti sociali connessi alla riforma del Terzo Settore.
Gli adolescenti affermano che la pandemia abbia peggiorato il proprio benessere psicologico: restrizioni, lockdown e la mancanza di socialità hanno generato nei ragazzi sintomatologie psicosomatiche e forme patologiche come disturbi dell’umore e del sonno.
Il peggioramento degli stili di vita e l’aumento esponenziale dell’uso della tecnologia hanno generato comportamenti a rischio, come il cyberbullismo e il ritiro dalla vita sociale, favorendo condizioni come l’hikikomori e i NEET.
La seconda categoria di soggetti che ha subito effetti particolarmente deleteri della pandemia è quella degli anziani, i quali hanno sofferto soprattutto per l’isolamento, non avendo a disposizione strumenti digitali per ovviare a questa situazione.
Infine, le associazioni no-profit hanno avuto impedimenti nello svolgimento delle attività ordinarie e straordinarie a causa della pandemia, subendo problemi economici, una diminuzione di tesserati, ecc.
L’introduzione della riforma del Terzo Settore, seppur necessaria e di indubbio valore, è stata per migliaia di enti associativi una sfida difficile da affrontare.
Molte associazioni, sostenute da attività di volontariato, probabilmente non dispongono delle risorse economiche né delle competenze tecnico-digitali necessarie per adattarsi alla riforma, rimanendone escluse, con conseguenti danni per l’associazionismo e per le attività che avrebbero potuto svolgere a favore della comunità locale di appartenenza.
ANSPI in prima linea
Per fronteggiare queste difficoltà, ANSPI ha lanciato il progetto Centodieci Agorà, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che impegnerà gli oratori per tutto il 2025. Il progetto si ispira all’agorà greca, la piazza centrale della polis, luogo della vita politica e commerciale della città.
Centodieci Agorà si articola attraverso il recupero della piazza quale luogo di incontro, coniugato con l’idea del punteggio massimo raggiungibile al termine di un percorso di studi accademico (centodieci, appunto). Gli obiettivi da raggiungere includono un’educazione di qualità, equa e inclusiva; la qualificazione come opportunità di apprendimento permanente per tutti; e la riduzione delle ineguaglianze.
Anche gli oratori del Comitato Zonale ANSPI Nocera Inferiore-Sarno e Sorrento-Castellammare sono impegnati nella realizzazione di proposte progettuali e si sono incontrati lo scorso venerdì 18 ottobre, presso il centro diocesano Iuvenescit Ecclesia di Nocera Inferiore, per elaborare le idee da realizzare. Un secondo incontro si terrà il 29 novembre.
Le tipologie di Agorà
Alle varie Agorà corrispondono diversi servizi: “in movimento” (sport) prevede una manifestazione; “oltre il tempo” (intergenerazionalità) prevede un convegno; “oltre i limiti” (inclusione) prevede un’opera segno; “in dialogo” (comunicazione) prevede un hackathon; “per il pianeta” (sostenibilità/Oratorio green) prevede un workshop formativo.
San Giovanni Bosco, nel domandarsi chi siano i poveri in oratorio, rispondeva: «Sono quelli che danno fastidio!». Nel suo sistema di oratorio individuava tre poli: la chiesa, il cortile e la scuola. Ed era alla costante ricerca di forze, di quella che noi chiamiamo rete. Gli oratori del Comitato Zonale, in rete, realizzeranno le attività previste dal progetto Centodieci Agorà.
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