Il doposcuola in parrocchia

Le esperienze di alcune comunità della Diocesi che portano avanti le attività di accompagnamento post-scolastico per bambini meno abbienti. Perché ciò continui c’è bisogno del contributo di tutti. Insieme, uniti nel dono.
Bambini al doposcuola – foto ANSA/SIR

Quanto vale un doposcuola aperto a tutti i bambini? La risposta concreta sono le tante famiglie che hanno come riferimento parrocchie e oratori per l’accompagnamento scolastico dei figli.

Un servizio essenziale, ma non scontato, che si può realizzare grazie a parroci lungimiranti e volontari attivi e propositivi

Sono molteplici le esperienze attive nelle parrocchie della Diocesi, grazie alle quali bambini e ragazzi possono contare nell’aiuto di persone esperte: religiose, giovani universitari o insegnanti in pensione. 

Poggiomarino

A Poggiomarino, la comunità di Sant’Antonio di Padova offre questo servizio dal 2016. «Dopo una visita ad alcune famiglie della zona “Palazzine” – racconta il parroco, padre Aldo D’Andria –, un papà chiese alle suore di prendersi cura dei suoi quattro figli. Furono loro, insieme ai loro amici, i primi destinatari».

Il Covid ha fermato il doposcuola, ripreso nel 2023 su sollecitazione di famiglie e insegnanti; attualmente lo frequentano 30 ragazzi di scuola primaria e secondaria, per lo più stranieri. Un’esperienza che a novembre si allargherà agli adulti: «Molte mamme di origine marocchina hanno chiesto di fare un corso di lingua italiana». 

Sant’Egidio del Monte Albino

Un’altra comunità intitolata al Santo di Padova, quella di Orta Loreto in Sant’Egidio del Monte Albino, ha attivato il progetto “Insieme oltre la scuola”. Una quindicina di alunni di primaria e secondaria di primo grado si ritrovano dal lunedì al venerdì nel centro parrocchiale, accolti da educatori e volontari formati dall’associazione “Fabuliamo”.

Ha detto il parroco don Gerardo Coppola: «I ragazzi e le famiglie cercano luoghi come questi, dove accanto al “fare i compiti” si sperimentano relazioni, cura, socialità, impegno verso sé e gli altri. Un luogo quindi prezioso in cui vivere accoglienza e attenzione reciproca e testimoniare insieme fiducia e investimento sul futuro».

Sarno

A Sarno ci sono i servizi offerti dalle parrocchie del centro curate da don Roberto Farruggio. Al doposcuola per bambini e ragazzi si associano la scuola di italiano per stranieri e quella per adulti affiliata al CPIA. Le frequentano una quarantina di bambini e circa 30 adulti, accompagnati da otto volontari.

Angri

Ad Angri si sperimenta la collaborazione tra parrocchia e religiosi. Infatti, le comunità di Santa Maria del Carmine e Santissima Annunziata, affidate a don Antonio Mancuso, lavorano in collaborazione con il centro di ascolto “Granello di Senapa” guidato da suor Filomena Cosentino delle Suore di San Giovanni Battista.

Nocera Inferiore

A Nocera Inferiore e Angri c’è il Buon Samaritano, opera di assistenza ai bambini meno abbienti sviluppata rispettivamente nelle parrocchie Santa Maria del Presepe e Santa Maria delle Grazie; un segno frutto dell’intuizione di don Ciro Galisi.

Servizi voluti dai parroci, sostenuti anche con il contributo dei fedeli che, con le proprie offerte liberali, accompagnano le attività di doposcuola. Tutti insieme, uniti nel dono.

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