Depaving: più verde, meno asfalto

Dopo gli Stati Uniti sta spopolando anche in Europa, ma di cosa si tratta? Ce lo spiega la dottoressa Nicoletta Fasanino nella rubrica Per fare un albero.
Un gruppo di volontari aderenti a depave.org rimuove lastre di cemento e asfalto in un parcheggio di Portland, Oregon (foto dal sito depave.org)

Il depaving, che significa letteralmente deimpermeabilizzazione, dopo gli Stati Uniti sta spopolando anche in Europa. L’obiettivo è rimuovere le superfici impermeabili, come asfalto e cemento, e restituire alle città isole naturali dove piantare nuovi alberi e consentire al terreno di riprendere ad assorbire la pioggia; contribuendo a ridurre le temperature estive, ma non solo.

L’impermeabilizzazione completa, oltre a ridurre l’infiltrazione delle acque, impedisce al suolo di funzionare da serbatoio, diminuendo anche la capacità di ricarica delle falde. Si altera in questo modo il ciclo idrologico delle acque la cui scarsità, al giorno d’oggi, si fa sempre più sentire.

I ricercatori italiani dell’ISPRA hanno stimato che a causa dell’impermeabilizzazione dei suoli, dal 2012, circa 18 miliardi di litri di acqua all’anno non si sono infiltrati nel terreno, tre milioni di tonnellate di anidride carbonica non è stata stoccata, e perciò è stata liberata in atmosfera, e sono stati persi circa 3,6 miliardi di euro di servizi ecosistemici.

L’impatto negativo è tangibile e questa tipologia di azioni può decisamente contribuire ad invertire la tendenza.

Cosa possono fare i cittadini? Organizzare delle iniziative di depaving in piccole aree per sensibilizzare sul tema e creare consapevolezza, così da poter richiedere a gran voce a chi amministra le città di farsi promotore e attuare questi interventi in modo sistematico.

Infatti, l’azione delle amministrazioni locali è fondamentale perché questa iniziativa possa dare esiti concreti su larga scala. Basti pensare alla gestione del cemento e dell’asfalto che diverrebbero rifiuti da smaltire, onere a cui difficilmente i cittadini riuscirebbero da soli a far fronte.

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