Una goccia di solidarietà per i cristiani di Betlemme

Una goccia di solidarietà per i cristiani di Betlemme è quella che ci si propone di far arrivare attraverso le iniziative che si terranno venerdì 13 dicembre ad Angri e Cava de’ Tirreni.
Betlemme – foto pagina FB Pro Terra Sancta

Una goccia di solidarietà per i cristiani di Betlemme è quella che ci si propone di far arrivare attraverso le iniziative che si terranno domani, venerdì 13 dicembre ad Angri e Cava de’ Tirreni.

Mentre ci accingiamo a vivere il santo periodo natalizio, nella città del Natale, Betlemme, ci si prepara a una festa segnata dal dolore e dalle difficoltà economiche provocate dalla guerra.

A lanciare l’appello alla solidarietà per le famiglie cristiane di Betlemme venerdì sarà Nasri Kumsieh, architetto, in Italia per sostenere le famiglie della Terra Santa.

Fraternità e solidarietà

«Il Covid prima e la guerra, poi, hanno colpito le comunità cristiane in modo grave – racconta il coordinatore di Via Pacis, Pellegrino Gambardella, promotore dell’incontro -.  Il blocco dei pellegrinaggi, da cui dipende l’economia della città, ha gettato le famiglie nella povertà e nello sconforto. Per questo abbiamo invitato Nasri a raccontarci cosa succede nella sua città».

Due gli eventi previsti per domani pomeriggio, venerdì 13 dicembre. Il primo ad Angri alle ore 16.00 presso la Cittadella dellaCarità “Don Enrico Smaldone”.

A seguire, alle ore 18.00, presso la Curia diocesana di Cava de’ Tirreni dove, ad accoglierlo ci sarà mons. Orazio Soricelli, arcivescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni.

Prevista, inoltre, la presenza di tante realtà del territorio, tra queste la Consulta dei laici, il Movimento dei Focolari, l’Azione cattolica, i Movimenti di preghiera di padre Pio e l’associazione Pax Christi.

Inoltre, grazie al supporto della comunità dei Focolari e della Diocesi di Manfredonia, Nasri promuove la pace nelle scuole e vende oggetti religiosi realizzati dalla comunità di Betlemme. «Sono manufatti artigianali realizzati dalle famiglie cristiane di Betlemme – spiega Gambardella – . Il ricavato servirà per sostenerle in questi momenti difficili. La pace non è una parola, ma un dizionario che si arricchisce di tante parole di amore, sostegno e solidarietà e ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte con una goccia di solidarietà».

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