I “molossi” in campo per la Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore.
L’iniziativa natalizia promossa dai tifosi della Nocerina, a cui hanno aderito migliaia di benefattori, ha raggiunto un nuovo e importante record.
La settima edizione della sottoscrizione che caratterizza le feste natalizie, con banchetti in strada la vigilia di Natale, e i salvadanai distribuiti tra i negozianti, ha consentito di raccogliere 31.838,01 euro.
È la somma più alta mai racimolata da quando nel 2017 Attilio Barbarulo e Silvio Adinolfi insieme agli ultras Nuvkrinum Curva Sud decisero di fare qualcosa per «i più piccoli dei piccoli».
Il ricordo di Silvio Adinolfi
Un’operazione solidale che quest’anno ha avuto un significato speciale perché dedicata ad Adinolfi, scomparso prematuramente lasciando un vuoto enorme tra i tifosi rossoneri e non solo.
Il capo ultras ha sempre manifestato profonda e radicata sensibilità nei confronti dei piccoli ricoverati all’Umberto I.
Adinolfi non ha mai mancato all’appuntamento, mettendoci massimo impegno. Quest’edizione, dunque, si è svolta nel suo ricordo, raggiungendo cifre inimmaginabili.
Basti pensare che 12462,81 euro furono raccolti solamente il 24 dicembre, con il banchetto posizionato all’angolo tra piazza del Corso e via Garibaldi.
«Io e Silvio – ha spiegato Barbarulo, che nella vita è neonatologo alla Tin e un “molosso” doc – avevamo fatto un patto affinché la beneficenza rimanesse sempre anonima, quindi, decidemmo di non accettare bonifici ma solo contanti attraverso i salvadanai. Non conosciamo il nome e cognome dei tantissimi donatori, ma conosciamo il loro cuore che è eguale sia per chi ha donato 50 centesimi che chi ha donato 100 euro».
Fondi per un respiratore neonatale con ventilazione non invasiva
I 31.838,01 euro potrebbero servire a comprare «un respiratore neonatale con il sistema della ventilazione non invasiva, che non prevede di intubare i piccoli», ha auspicato Barbarulo.
Infatti, le principali patologie neonatali sono quelle respiratorie e, quindi, «più abbiamo queste attrezzature, più possiamo garantire una migliore assistenza».
Uno strumento che agevolerà il lavoro del reparto diretto da Giuseppe Marchesano.
I precedenti
La Tin è già dotata di queste apparecchiature, ma considerato il numero annuo di ricoveri una in più non guasta. Dal 2017 ad oggi sono stati raccolti oltre 140.000 euro.
«Grazie all’iniziativa dei tifosi e alla generosità di tutti abbiamo potuto acquistare un’isola neonatale prima in Italia come dotazione tecnologica e un respiratore per la ventilazione meccanica, ma anche un trapano intraosseo, fonendoscopi e tante altre piccole attrezzature di uso quotidiano», ha ricordato Barbarulo.
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