Molti anni fa, nella chiesa dei SS Sposi a Poggiomarino, un conoscente mi invitò a partecipare a un incontro in parrocchia. Non avevo idea di cosa si trattasse, né immaginavo che potesse essere il Signore a servirsi di quell’invito per condurmi lungo le sue strade. Per educazione andai all’incontro e lì, giorno dopo giorno, qualcosa nella mia vita è cambiato. L’incontro con Gesù Cristo ti cambia dentro, trasforma il cuore. Ripensando alle parole di san Paolo: “Se uno è in Cristo, è una nuova creatura”, posso dire che è stato proprio così.
Oggi sono al tredicesimo anno di cammino e faccio parte della Terza Comunità Neocatecumenale di Poggiomarino, insieme con mio marito Andrea. L’incontro con il Signore è stato travolgente, al punto che, come dice san Paolo: «Guai a me se non annunciassi il Vangelo». Così avviene per ogni cristiano che ha incontrato il Signore: diventa un’esigenza testimoniare l’amore di Dio e rileggere gli eventi della vita, perfino tra le righe storte.
Quel conoscente incontrato in chiesa, non certo per caso, è diventato poi il nostro catechista, la prima persona che, parlando dell’amore di Dio, ci ha parlato del perdono. Sembrava umanamente impossibile per me perdonare torti ricevuti, tradimenti, amare l’altro e pregare per le persone che ci hanno fatto del male. Vivere la malattia e la morte dei cari, senza disperazione o ribellione, è stato un miracolo che mi ha insegnato cosa conta veramente nella vita, conducendomi all’incontro con Dio.
Oggi la nostra comunità, guidata spiritualmente da padre Aldo, è il risultato di varie fusioni tra comunità nel tempo. Si compone di 26 fratelli e sorelle di età diverse, uniti dalla necessità di rimanere ancorati alla Parola di nostro Signore, riconosciuta come unica fonte di pace. Siamo alla tappa della Traditio, un momento molto importante dopo la consegna solenne del Credo. In questa fase studiamo gli articoli del Credo e testimoniamo la nostra fede, inviati dalla Chiesa a due a due, come Gesù fece con gli apostoli, a portare la pace di Cristo e l’amore di Dio, a rendere ragione della Speranza che è in noi, con dolcezza e rispetto.
Anche se spesso non siamo accolti nelle case e temiamo il rifiuto o la derisione, continuiamo il nostro apostolato. Una volta alla settimana ci incontriamo in parrocchia per i Vespri, prima di dividerci in coppie e andare per le strade della città. Abbiamo sperimentato che il Signore ci precede sempre: spesso il brano del Vangelo che leggiamo nelle case risponde alle situazioni di chi ci ospita. L’annuncio del Vangelo porta gioia a chi ci ascolta e scopre che la Chiesa non ha dimenticato le strade, ma è arrivata nelle case. In questi incontri, più che dare, spesso riceviamo testimonianze di vita profonde, e impariamo che Dio agisce anche attraverso la nostra umile testimonianza.
Angela Giorgio
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