Dove si soffre e si muore, si nasce e si spera. E soprattutto, si rispetta e si difende la vita in ogni sua fase.
L’ospedale, spesso percepito come luogo di dolore e tristezza, è anche il luogo in cui la vita inizia e in cui l’amore e la cura possono fare la differenza.
La cappellania dell’ospedale “Umberto I” di Nocera Inferiore rappresenta una luce accesa in mezzo a questa realtà. Una fiamma di speranza che illumina i cuori e le anime di chi vi si trova.
In questo contesto si celebrerà la Giornata nazionale per la Vita.
Il programma nocerino
Un primo appuntamento è per questa sera. Ci sarà l’Adorazione Eucaristica dalle 20.30 alle 21.30. Sarà un’occasione preziosa per riflettere sul valore sacro della vita umana e sul dovere inderogabile di proteggerla, dal suo concepimento fino al suo naturale termine.
Il messaggio della Conferenza Episcopale Italiana per questa giornata ci invita a «trasmettere la vita, speranza per il mondo», sottolineando come ogni esistenza sia un dono prezioso e come sia fondamentale promuovere una cultura della vita in ogni contesto sociale.
Trasmettere la vita significa non solo generare, ma anche educare, sostenere e accompagnare. È un atto d’amore che si realizza nel prendersi cura dell’altro, nel donare speranza a chi è fragile, nel difendere la dignità di ogni essere umano, dal grembo materno fino all’ultimo respiro. In un’epoca segnata da solitudini e incertezze, siamo chiamati a essere testimoni di una speranza che si concretizza nella vicinanza e nella solidarietà. Ogni vita accolta e custodita è una promessa di futuro per il mondo intero.
Domenica 2 febbraio è in programma il secondo momento di preghiera e riflessione. Alle 10.30 ci sarà la Messa con un invito speciale rivolto alle famiglie e ai bambini. Per i più piccoli sarà donato un piccolo segno di accoglienza e benedizione.
Difendere la vita dal concepimento alla morte
In un mondo che spesso sembra smarrito e in cui la vita è troppo spesso minacciata dall’indifferenza e dalla cultura dello scarto, questa celebrazione ci richiama con forza alla responsabilità di difendere ogni essere umano. Dalla vita nascente, troppo spesso messa in discussione, fino alla vita fragile degli anziani e dei malati, che meritano di essere accompagnati con dignità e amore. La tutela della vita non è solo una questione di principi, ma una missione che interpella la coscienza di ciascuno di noi.
Che questa luce accesa nella cappella dell’ospedale possa risplendere nei cuori di tutti coloro che vi parteciperanno. Il cappellano, padre Massimo Pepe, invita calorosamente tutti a condividere questi momenti di fede e riflessione, affinché la Giornata nazionale per la Vita non sia solo una ricorrenza, ma un impegno concreto e quotidiano a difendere e promuovere la vita in tutte le sue forme.
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