L’indulgenza (dal latino indulgere, cioè favorire, perdonare) è un dono di grazia, proprio e peculiare di ogni Anno Santo. Come riportato nel Catechismo della Chiesa Cattolica, essa consiste nella «remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati, già rimessi quanto alla colpa, remissione che il fedele, debitamente disposto e a determinate condizioni, acquista per intervento della Chiesa, la quale, come ministra della redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro delle soddisfazioni di Cristo e dei santi» (CCC, 1471).
Dunque, anche dopo che la colpa dei peccati è stata perdonata mediante l’assoluzione, resta da rimettere la «pena temporale».
In occasione del presente Giubileo la Penitenzeria Apostolica ha decretato che «tutti i fedeli veramente pentiti, escludendo qualsiasi affetto al peccato e mossi da spirito di carità e che, nel corso dell’Anno Santo, purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione, pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice, dal tesoro della Chiesa potranno conseguire pienissima indulgenza, remissione e perdono dei loro peccati, da potersi applicare alle anime del Purgatorio in forma di suffragio» mediante varie modalità: nei pellegrinaggi verso i luoghi giubilari (a Roma e nelle Chiese particolari), attraverso opere di misericordia e di penitenza, ad esempio, visitando i fratelli infermi, carcerati, anziani, diversamente abili, ma anche astenendosi almeno per un giorno dalle futili distrazioni dei social network o digiunando, nonché aiutando economicamente i poveri o prestando volontariato, o ancora partecipando agli esercizi spirituali o ad attività formative sul Catechismo della Chiesa Cattolica o sui testi dell’ultimo Concilio.
In ogni caso, per ottenere l’indulgenza, oltre alla Confessione, alla Comunione e alla preghiera secondo le intenzioni del Santo Padre, è necessario professare la fede in una delle forme prescritte dalla Chiesa.
Le chiese giubilari diocesane sono: la Cattedrale di San Prisco in Nocera Inferiore e la Concattedrale di San Michele Arcangelo in Sarno; le basiliche di Materdomini in Nocera Superiore e di Sant’Alfonso Maria de Liguori a Pagani; il Battistero di Santa Maria Maggiore; i santuari Santo Bambino di Praga e Madonna delle Galline in Pagani, Maria Santissima delle Tre Corone e Santa Maria della Foce in Sarno, Madonna dei Bagni in Scafati e Maria Santissima di Loreto in Roccapiemonte.
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