Più sicurezza

La recrudescenza di atti predatori, almeno dalle sensazioni, sembra essere acclarata. Ma può bastare la sola azione securitaria, che pure sembra non mancare?
Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay

«Più sicurezza» è una frase che può essere letta con diverse accezioni: affermativa, interrogativa, esclamativa. Dipende dalla punteggiatura, se è un testo, e dall’intonazione della voce, se è un parlato. Per molti è soprattutto una certezza. C’è bisogno di più sicurezza.

La recrudescenza di atti predatori, almeno dalle sensazioni, sembra essere acclarata. Non ci si sente sicuri nelle proprie abitazioni, che rischiano di essere continuamente violate. Si è arrivati a depredare anche il Museo diocesano San Prisco, oggetto di un furto nella notte tra il 13 e 14 gennaio scorso.

I sistemi di allarme o di videosorveglianza rappresentano sì un deterrente, ma delle volte sembra non spaventino più di tanto. Ormai c’è chi irride le vittime guardando direttamente nei teleobiettivi. Le forze dell’ordine sono in prima linea con le risorse che hanno a disposizione. Pochi uomini, o appena appena sufficienti, per un territorio vastissimo, con molteplici attività su cui concentrarsi. La prevenzione di furti e rapine non è l’unico impegno. Dalle nostre parti non ci facciamo mancare nulla: droga, usura, violenza diffusa, malavita organizzata.

L’indice della criminalità 2024 elaborato da Sole 24 Ore su dati del dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno conferma le sensazioni dei cittadini. Se è vero che, dati alla mano, i furti restano stabili e le rapine in lieve decremento, è altrettanto vero che la provincia di Salerno peggiora in classifica. Il territorio salernitano passa dalle 3.170,96 denunce ogni 100mila abitanti del 2023 alle 3.247,5 denunce ogni 100mila abitanti del 2024 (34.353 totali). Al primo posto dell’indice della criminalità 2024 c’è Milano, con 7.093,9 denunce ogni 100mila abitanti, chiude la classifica Oristano con 1.510 denunce ogni 100mila abitanti. La media italiana è di 3.378,84. Salerno è poco sotto, ma non può confortarci.

Del totale delle denunce raccolte nel salernitano dalle forze dell’ordine, 13.680 sono per furti e 300 per rapine. Nel vasto campionario di reati, da evidenziare le 1.948 denunce per minacce, le 4.443 per truffe e frodi informatiche, le 1.118 per lesioni e le 2.608 per danneggiamenti. È evidente, dunque, che davanti a ciò è necessaria una più forte risposta dello Stato.

Ma può bastare la sola azione securitaria, che pure sembra non mancare? No, non basta.

Si è perso il senso di vicinato, che da sempre ha caratterizzato le comunità di provincia, sostituito dalla diffidenza di vicinato. Tutelarsi a vicenda, evitando di travalicare i confini del gossip e del pettegolezzo di cortile, potrebbe essere un valido deterrente. Accanto a più videosorveglianza, a più forze di polizia e a pene più certe per chi delinque, serve più senso di comunità. Ci farà essere più uniti e sentire più sicuri. Non sarà la soluzione, ma sicuramente è un inizio che ci aiuterà a contrastare il male dell’indifferenza.

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