La devozione a san Prisco dura tutto l’anno

Di mese in mese si accendono i ceri donati dai rioni della città di Nocera Inferiore nella vigilia della festa.
I pellegrini passano intorno al sarcofago contenente le reliquie di san Prisco

Il legame con il Santo Patrono non finisce con i festeggiamenti del mese di maggio, ma il giorno 9 di ogni mese i fedeli devoti celebrano in Cattedrale il ricordo di san Prisco.

La Messa della memoria del Santo, presieduta dal parroco don Vincenzo Spinelli, è il centro della giornata, al termine ci si raccoglie intorno alla tomba recitando le litanie e per affidare a lui tutte le intenzioni del cuore.

La preghiera della supplica e la venerazione della reliquia portano in Cattedrale tanti pellegrini della città e non solo; tanti giungono anche da paesi vicini e da altre diocesi. Da qualche anno è possibile passare intorno al sarcofago di san Prisco, unico nel suo genere, strigilato di epoca romana.

Di mese in mese si accendono i ceri donati dai rioni della città di Nocera Inferiore nella vigilia della festa. Il vescovo monsignor Giuseppe Giudice ricordava: «Prisco, primo vescovo, uomo di Dio che cammina innanzi a noi, primo testimone, uomo di Dio che ha sparso il Vangelo in questa terra e noi ne raccogliamo i frutti». Noi fedeli possiamo testimoniare la presenza di tante grazie ricevute per intercessione del Santo attraverso i racconti che giungono nella nostra parrocchia ogni mese.

Giovanna D’Andrea

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