Il primo lunedì di ogni mese, la nostra comunità di Santa Maria dei Bagni si riunisce per meditare e approfondire il messaggio della Bibbia. Nulla di insolito: sono centinaia le parrocchie che, in tutto il mondo, fanno esattamente la stessa cosa.
Di lunedì in lunedì, però, questa Parola diventa sempre più “nostra”, ci coinvolge sempre di più, piano piano dà una fisionomia inedita al nostro camminare insieme.
Noi siamo sempre noi: c’è chi vuole emergere, chi è disposto a tacere (pochi), chi non approva per principio, chi è attento ai difetti di tutti, chi si sente più devoto, chi rincorre l’umiltà, chi si sente privilegiato, chi si scandalizza di tutto, chi vorrebbe tornare al passato, chi è insofferente del presente, chi è proiettato nel futuro… Poi, un lunedì, quella Parola ci attraversa, ci interroga, ci inquieta, ci sorprende, ci consola, ci coinvolge, ci commuove, ci intenerisce. Quella Parola cade come una pioggerella primaverile sul nostro terreno riarso e lo fa germogliare. E il “miracolo” si ripete.
Come è avvenuto per centinaia di anni, in questo piccolo angolo di Chiesa, la Parola illumina “come lampada” i nostri passi incerti.
E di fronte a questa Parola, come bambini buoni, consapevoli di non essere più soli, chiediamo perdono per la nostra insufficienza quotidiana, per la nostra pervasiva indifferenza e promettiamo di essere più attenti agli altri, di sforzarci di capire e accogliere tutti, perché, proprio come bambini buoni, sentiamo sorgere dentro di noi il bisogno di ricambiare un così grande amore, tutto l’amore che quella Parola rivela.
Nunzia D’Antuono
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