Si parte da un’intuizione: quella del vescovo monsignor Giuseppe Giudice. Di quale intuizione parlo? Del Discorso alla Città. Era il 2012 quando iniziò il suo percorso di dialogo con le Istituzioni che governano il nostro Agro. Data designata: 30 aprile, inizio del novenario in onore di san Prisco, patrono della Diocesi. Data simbolica che ci ricorda quanto l’impegno ecclesiale e quello politico hanno a cuore una cosa soltanto: il bene comune. Ognuno nello specifico del proprio ruolo; tutti insieme nella consapevolezza che siamo custodi del dono della vita e del mondo.
L’intuizione di monsignor Giudice troverà conferma nelle encicliche di papa Francesco Laudato si’ e Fratelli tutti, come in tutto il Magistero della Chiesa. Una scelta in linea con il cammino della Mater et Magistra, che al contempo ha saputo anticipare i tempi, vedere lontano.
Si parta dall’intuizione dei Discorsi alla Città, quindi, per arrivare al cuore della nostra gente e con loro al cuore della Democrazia, come titolano alcuni incontri della Conferenza episcopale campana che si sono svolti negli ultimi mesi.
L’idea della Consulta delle aggregazioni laicali e della Pastorale Sociale e del Lavoro è di rileggere i Discorsi alla Città; una lettura attenta che ne colga i punti nodali da confrontare con le encicliche del Papa, tutto sotto la luce della Dottrina Sociale della Chiesa. «Ci è sembrato l’epilogo naturale dopo le ultime Settimane Sociali dei Cattolici Italiani», esprimono i componenti della Consulta.
Per questo, mercoledì 19 febbraio si è riunita una piccola commissione che ha cominciato a lavorare al progetto, gettando le fondamenta e dettando le linee guida. Un seme appena caduto nel terreno ma che già lascia intravedere i suoi frutti.
Durante l’incontro, la commissione si è detta di voler porre maggiore impegno alla diffusione dei Discorsi alla Città e alla presenza durante la proclamazione del prossimo 30 aprile, data che darebbe un possibile inizio ufficiale di questo progetto. Di lì, si comincerà con la proposta di incontri di formazione e sensibilizzazione nelle varie Foranie e nella Diocesi. Un lavoro ancora in germe ma che lascia ben sperare. Al momento, i membri della commissione stanno facendo un lavoro di sintesi e di sinossi tra i vari documenti.
L’augurio è che l’intuizione del Vescovo possa trovare terreno sempre più fertile per portare i frutti sperati. Attendiamo con trepidazione il Discorso 2025.
Giuseppe Pironti
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