La Pasqua dei cristiani

Il primo Concilio di Nicea pose fine alla contesa per la data pasquale
Resurrezione di Cristo con nove guardie studio di Michelangelo Buonarroti, 1520-1525

Il numero 17 della Spes non confundit riporta: «Al Concilio di Nicea si trattò anche della data della Pasqua. A tale riguardo, vi sono ancora posizioni differenti, che impediscono di celebrare nello stesso giorno l’evento fondante della fede. Per una provvidenziale circostanza, ciò avverrà proprio nell’Anno 2025. Possa essere questo un appello per tutti i cristiani d’Oriente e d’Occidente a compiere il passo decisivo intorno a una data comune per la Pasqua. Molti, è bene ricordarlo, non hanno più cognizione delle diatribe del passato e non comprendono come possano sussistere divisioni a tale proposito». Parola di papa Francesco.

La disputa pasquale nella seconda metà del II secolo riguarda proprio la data della festa e, cioè, se la si dovesse celebrare sempre il 14 di Nisan, plenilunio del primo mese di primavera, indipendentemente dal giorno della settimana, o nella domenica seguente al 14 di Nisan.

Nel primo modo, essa era celebrata soprattutto dai cristiani dell’Asia Minore e della Siria, detti perciò Quartodecimani, mentre a Roma e nella maggior parte delle Chiese particolari si praticava il secondo modo.
Entrambi i gruppi, rappresentati innanzitutto dai vescovi dell’Asia Minore Policarpo di Smirne e Policrate di Efeso da una parte e, dall’altra, dai papi Aniceto e Vittore, si richiamavano alla tradizione apostolica, testimoniata da apostoli diversi: i primi all’apostolo Giovanni, i secondi a Pietro.

Nonostante la data diversa, entrambe le celebrazioni avevano lo stesso oggetto: il mistero pasquale nella sua globalità. Ma mentre i Quartodecimani mettevano l’accento sulla morte redentrice di Cristo, Roma e le altre Chiese accentuavano più fortemente la sua risurrezione ed esaltazione.

Il primo Concilio di Nicea, 1700 anni fa, pose fine alla contesa per la data pasquale con la prescrizione di celebrare questa festa nella domenica dopo il primo plenilunio di primavera. Con questa decisione si evitò di celebrare la Pasqua cristiana contemporaneamente alla Pasqua ebraica, poiché, se il 14 di Nisan cade di domenica, si deve celebrare la domenica seguente.

Con la riforma del calendario gregoriano, nel 1582, e con le dovute correzioni del calendario giuliano, si ruppe questa concordia riguardo alla data della Pasqua, in quanto le Chiese orientali, fedeli al calendario giuliano, non hanno mai accettato la riforma. Pertanto, solo ogni quattro anni si celebra la Pasqua insieme, proprio come quest’anno.

Buona Pasqua.

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