Come vivere il tempo di Pasqua

Un cammino di Speranza da compiere nel tempo pasquale per riflettere, pregare, ringraziare e condividere
Foto di guidogalvani1967 da Pixabay

La parola “Pasqua” deriva dall’ebraico Pesach, che indica un passaggio fondamentale. Per il popolo di Israele fu il passaggio dalla schiavitù alla libertà; per i cristiani, rappresenta il passaggio dalla morte alla vita, dal buio del peccato alla luce della Grazia. La Risurrezione di Cristo non è un semplice evento storico, ma una realtà che continua a trasformare il nostro quotidiano, invitandoci ad abbracciare il cambiamento con coraggio e fiducia.

Un passaggio che quest’anno diventa ancora più emblematico perché festeggiato simultaneamente dai cristiani cattolici, protestanti e ortodossi. Ma c’è anche una felice coincidenza, pure gli ebrei festeggiano la Pasqua in questi giorni: nella settimana dal 12 al 20 aprile.

Noi spesso tendiamo a celebrare il Natale come la festa più importante, dimenticando che è la Pasqua a rappresentare il cuore della nostra fede. I passaggi, le transizioni che viviamo, sono ciò che ci forma e ci trasforma. Tuttavia, l’idea di dover raggiungere una meta ideale può farci dimenticare di apprezzare il valore del percorso stesso. Imparare a vivere il “qui e ora” del cambiamento, accogliendo ogni tappa con consapevolezza, ci aiuta a scoprire la bellezza del cammino e a crescere in modo autentico e sereno.

«Pace a voi!»: il dono del Risorto


Quando Gesù appare ai suoi discepoli dopo la Risurrezione, le sue prime parole sono un messaggio di pace: «Pace a voi!». Questo saluto non celebra solo la vittoria sulla morte, ma racchiude un invito alla riconciliazione e al perdono. In un mondo segnato da conflitti e divisioni, il dono pasquale della pace ci esorta a essere costruttori di un dialogo sincero e di relazioni solide, nelle famiglie, nelle comunità e nei luoghi di lavoro. La pace di Cristo non è l’assenza di difficoltà, ma la certezza che il bene può sempre prevalere.

Il Giubileo: un tempo di grazia e rinnovamento

Il Giubileo con il tema “Pellegrini di speranza” si inserisce perfettamente nel cammino pasquale. Come il Sabato Santo prepara la Risurrezione, il tempo giubilare ci offre l’opportunità di rinnovarci, di lasciarci trasformare dalla misericordia di Dio e di riscoprire la gioia della fede in comunità. È un invito a compiere un passo concreto verso una vita rinnovata, a guardare al futuro con speranza e a vivere il percorso della santità con consapevolezza.

L’arte della trasformazione

Anselm Grün, monaco benedettino e un autore molto prolifico nel campo della spiritualità e della crescita personale, ci insegna che la trasformazione interiore è un’arte, un processo che si sviluppa gradualmente attraverso la pazienza e l’apertura al cambiamento. Egli sottolinea come ogni attesa e ogni passaggio della nostra vita, anche quelli più difficili, rappresentino occasioni preziose per riscoprire il nostro potenziale e per riallinearci con il mistero divino. Questa visione ci invita a considerare la Pasqua non solo come una festa storica, ma come un invito quotidiano a rinascere interiormente, a lasciarsi modellare dall’amore e dalla misericordia, trasformando le sfide in strumenti di crescita personale.

Tempo da vivere

Per concludere, ecco alcuni spunti per portare concretamente l’esperienza della Pasqua nel nostro quotidiano. Innanzitutto, coltivare momenti di riflessione: dedicare qualche minuto al silenzio e alla meditazione, magari tenendo un diario in cui annotare le piccole trasformazioni e le lezioni apprese.

Trasformare il tempo di Pasqua in un’occasione di condivisione, ringraziando per i doni ricevuti e pregando insieme per il futuro. Organizzare piccoli momenti simbolici, come scrivere su un biglietto ciò che si desidera lasciare nel passato e ciò che si spera di portare avanti. Questi gesti aiutano grandi e piccoli a vivere il cambiamento come un percorso di crescita e rinnovamento. Ricordare che ogni transizione, anche quella che può sembrare difficile, è parte integrante del cammino che ci porta a diventare ciò che siamo destinati a essere. Cogliere l’occasione di questo tempo per leggere un buon libro, magari i Vangeli, o un libro del monaco Grün che sicuramente ci aiuterà a vivere il tempo di Pasqua e trasformazione.

Don Andrea Annunziata

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