Carlo Acutis e il Giubileo degli adolescenti

Il 27 aprile sarà una giornata speciale per tutti i giovanissimi. Anche la Diocesi è presente con 150 pellegrini da Nocera Superiore
Don Giuseppe Perano e alcuni membri di “Gli amici di Carlo” dinanzi alla tomba del prossimo Santo

Domenica 27 aprile il beato Carlo Acutis sarà canonizzato nella giornata del Giubileo degli adolescenti. Un momento tanto atteso dai ragazzi di tutto il mondo. Il legame con Carlo Acutis si diffonde e si radica sempre di più. Anche in Diocesi è presente una realtà a lui molto legata, si tratta della comunità parrocchiale di San Michele Arcangelo in Nocera Superiore.

La parrocchia curata da don Giuseppe Perano si sta preparando con gioia e fervore a questo importante evento. Sono stati organizzati tre pullman per dare la possibilità a tanti di vivere questo momento santo in piazza San Pietro. Nella comunità di Croce Malloni è nato il gruppo “Gli amici di Carlo”, si riunisce periodicamente per elevare preghiere al prossimo Santo e per diffondere la sua testimonianza.

Il segno più bello della devozione a Carlo Acutis è la realizzazione della statua voluta dal parroco e realizzata grazie al contributo dei devoti per testimoniare l’opera del giovane Santo nella nostra parrocchia.

Carlo, per alcuni di noi è un’àncora di salvezza, per altri è come uno specchio dove potersi riflettere e vivere con coraggio le difficoltà della vita, per altri ancora è la sicurezza di non fermarsi avanti ai problemi ma di spostare lo sguardo dal basso verso l’alto. Con la canonizzazione lo sarà sempre per più persone.

Carlo diceva: «La felicità è lo sguardo rivolto verso Dio, la tristezza è lo sguardo rivolto verso sé stessi».

Ho conosciuto Carlo Acutis sui social, quando ho approfondito la ricerca ecco che è stata subito intesa perfetta, l’amico che conoscevo da sempre.

Carlo mi ha aiutato a capire che non importa tanto il perché accadono certe cose, ma il modo in cui le affrontiamo e cioè affidando tutto a Dio, proprio come ha fatto lui.

La figura di questo giovane Santo ha aperto nei nostri cuori una strada nuova: una santità a portata di mano, dove lo straordinario diventa ordinario.

Alessandro Bosco

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